Ecco cosa offre il menù di oggi:

• ❤️‍🩹 Un’AI ha decifrato il codice genetico dell’autismo

• 🦠 C’è un fungo che può controllare un robot

❤️‍🩹 Un’AI ha decifrato il codice genetico dell’autismo

🤔 Cosa è successo?

Un team di ricercatori ha sviluppato un nuovo strumento di intelligenza artificiale capace di identificare il rischio di autismo nei bambini sotto i 2 anni con una precisione tra l’89 e il 95%, come riportato su Science Advances.

💥 Un po’ di contesto?

• L'autismo, o disturbo dello spettro autistico (ASD), è una condizione che influenza le capacità sociali, comunicative e comportamentali

• A livello globale, 1 bambino su 100 ha l'ASD ma solitamente questo disturbo non viene formalizzato prima dei 3-4 anni di età, nonostante sia possibile una diagnosi affidabile già a 2 anni

• Ad oggi, la diagnosi dell’autismo è basata unicamente sull'osservazione del bambino e non esistono test di laboratorio per scoprirlo

🔎 Come funziona lo strumento?

Il sistema è in grado di identificare i marcatori genetici dell’autismo, ovvero variazioni del DNA che non lo "causano" direttamente, ma influenzano la probabilità che una persona sviluppi il disturbo.

E il sistema li identifica analizzando l’attività biologica nel cervello.

Il team ha raccolto le immagini del cervello tramite risonanza magnetica di 30.660 persone, poi le ha sottoposte a un’AI che riesce a rilevare movimenti specifici di proteine, nutrienti e altri processi biologici nel cervello che indicano la presenza di mutazioni.

⏩️ Perché è importante?

È vero che oggi gli specialisti oggi possono diagnosticare l'autismo in modo affidabile già a 2 anni, ma spesso questo non avviene.

Negli Stati Uniti, ad esempio, nelle famiglie a basso reddito l'età media per una diagnosi è di 4,7 anni.

Il nuovo sistema renderebbe la diagnosi accessibile a più famiglie, anche quelle con meno risorse: questa cosa sarebbe fondamentale perché intervenire nei primi anni di vita, quando il cervello è più plastico, offre le migliori opportunità di sviluppo per i bambini.

🦠 C’è un fungo che sfrutta la luce per controllare un robot

🤔 Cosa è successo?

Un team di ricercatori dell'Università di Cornell ha creato dei robot che possono essere controllati da un fungo attraverso l’esposizione alla luce.

💥 Un po’ di contesto?

• Il fungo re ostrica, noto anche come fungo cardarello, è una specie di fungo commestibile molto apprezzata e coltivata per uso culinario

• Le sue radici funzionano un po' come i neuroni del nostro cervello: producono piccoli segnali elettrici e possono formare reti per comunicare

• I ricercatori hanno sviluppato un'interfaccia elettrica super sofisticata per leggere questi minuscoli segnali e trasformarli in comandi per i robot: è come se avessero creato un traduttore fungo-robot

🧫 So what?

Il processo non è stato veloce: ci sono voluti dai 14 ai 33 giorni perché il fungo si integrasse completamente con l'hardware, cioè la struttura meccanica, del robot.

I ricercatori hanno creato due tipi di robot:

• uno a forma di stella con cinque gambe

• uno su ruote che rotola

l fungo non amano la luce e quando vengono esposti alla luce ultravioletta, cambiano la loro andatura e direzione.

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