Ecco cosa offre il menù di oggi:

• 👕 Un tessuto contro i cambiamenti climatici

• 🔎 Il nuovo vetro che si auto-ripara!

👕 Un tessuto contro i cambiamenti climatici

🤔 Cosa è successo?

Un team di ricercatori ha sviluppato un nuovo tessuto indossabile che può aiutare i residenti delle aree urbane a sopravvivere agli effetti delle ondate di calore causate dai cambiamenti climatici.

💥 Un po’ di contesto

• Con l'aumento delle temperature globali, le città stanno diventando sempre più calde e pericolose per i loro abitanti: quest’anno le ondate di calore da oltre 50°C hanno già colpito duramente diverse località come Messico, India, Pakistan e Oman

• Il problema che il tessuto vuole risolvere è quello delle "isole di calore urbane", ovvero il fenomeno per cui le aree urbane pavimentate intrappolano e amplificano le temperature a causa della radiazione termica proveniente da strade e grattacieli

• Questo problema sarà sempre più attuale rilevante dato che si prevede che il 68% della popolazione mondiale vivrà in città entro il 2050

⏩️ Perché è importante?

In questo contesto, il nuovo tessuto offre una soluzione per ridurre le ospedalizzazioni correlate al calore e rappresenta un'alternativa ai tradizionali sistemi di condizionamento dell'aria, noti per il loro elevato consumo energetico.

Inoltre, le sue applicazioni vanno oltre l'abbigliamento: può essere utilizzato per ridurre le temperature interne degli edifici e delle auto, e per conservare alimenti che si deteriorano a causa del calore.

💬 So what?

Mentre i tessuti di raffreddamento esistenti riflettono solo la luce solare diretta, questo nuovo materiale riflette anche la radiazione termica proveniente dalle superfici urbane circostanti, limitando il fenomeno delle isole urbane di calore.

Nei test effettuati sotto il sole dell'Arizona, il tessuto si è mantenuto più fresco di:

• 🏃 2,3°C rispetto al tessuto utilizzato per gli sport di resistenza all'aperto

• 👕 8,9°C rispetto alla seta commerciale comunemente usata per abbigliamento estivo

🔎 Il nuovo vetro che si auto-ripara

🤔 Cosa è successo?

Un team di scienziati ha scoperto un nuovo vetro artificiale che si auto-assembla, auto-ripara ed è anche estremamente rigido.

💥 Un po’ di contesto

• Questo ‘nuovo vetro’ si crea mescolando una particolare proteina, chiamata peptide, con l’acqua

• La scoperta è stata casuale: i ricercatori stavano studiando altre proteine quando hanno notato che questo peptide, mescolato con acqua, si trasformava in un vetro trasparente

• L’innovazione sta nel fatto che, a differenza dei materiali auto-assemblanti trovati in passato, questo vetro rimane trasparente, rispetto ad altri che invece avevano una struttura rigida e opaca

⏩️ Perché è importante?

Questo vetro apre ad una nuova classe di materiali, che possono costruirsi e ripararsi da soli. Ciò rende la loro produzione più sostenibile, essendo meno impattante a livello energetico e ambientale.

Infatti, la produzione di questo ‘nuovo vetro’ richiede meno energia rispetto ai metodi tradizionali, il che è meglio per l'ambiente. Basti pensare che la produzione tradizionale di vetro richiede di raggiungere temperature di circa 1.300-1.700°C, che lo rende un processo particolarmente energivoro.

💬 So what?

• 🔎 Ogni anno l’industria del vetro produce 95 milioni di tonnellate di CO2: ridurle attraverso processi innovativi e più sostenibili può dare un contributo alla transizione energetica e sostenibile che stiamo vivendo

• 🥇 La caratteristica auto-riparante potrebbe poi ridurre la necessità di sostituire frequentemente i materiali danneggiati, con tutti i risparmi di risorse, materiali e tempo che ne conseguono

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