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🤖 Toyota investe sui biocarburanti
Buongiorno! Questo è techy, lo spazio che ti aiuta a navigare la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo!
Ecco cosa offre il menù di oggi:
🌽 Elettrico? No, biocarburanti!
🚀 Uno sciame di droni da guerra guidati dall’AI
🌽 Elettrico? No, biocarburanti!
🤔 Cosa è successo?
I tre car-maker giapponesi Toyota, Subaru e Mazda hanno annunciato congiuntamente un piano per sviluppare una nuova generazione di motori alimentati da combustibili carbon-neutral, capaci di produrre emissioni di CO₂ nette pari a zero.
💥 Un po’ di contesto
Questi combustibili limitano le emissioni di CO₂ lungo l'intero ciclo di vita del prodotto e sono principalmente di due tipi:
💧 Elettrocombustibili (e-fuels): prodotti da idrogeno (ottenuto dall'elettrolisi dell'acqua) e CO₂ (catturata dall’atmosfera) che vengono combinati utilizzando energia rinnovabile
🌽 Biocombustibili: prodotti utilizzando come materia prima materiale di origine vegetale, come grano, mais, oli vegetali e scarti alimentari
L’obiettivo della collaborazione è introdurre i carburanti a zero emissioni entro il 2030
⏩️ Perché è importante?
I combustibili carbon-neutral rappresentano un'alternativa promettente ai veicoli elettrici, eliminando ad esempio i problemi legati allo smaltimento delle batterie.
Questi combustibili sono prodotti utilizzando energia rinnovabile, vengono trasportati e immagazzinati usando le tecnologie e i metodi esistenti, e possono essere utilizzati nelle auto convenzionali (diesel e benzina).
💬 So what?
Se da un lato i biocombustibili possono contribuire a decarbonizzare le automobili senza la necessità di sostituirle con veicoli elettrici e presentano vantaggi in termini di stoccaggio e trasporto, dall’altra presentano alcune criticità.
La loro produzione ha costi elevati e richiede un significativo consumo di energie rinnovabili; in più, durante la combustione rilasciano CO₂, anche se la quantità emessa è equivalente a quella assorbita dall'aria e utilizzata durante il processo di produzione, rendendo il bilancio complessivo delle emissioni neutro.
La scorsa volta, l’immagine generata dall’AI era la…👇🏻
AI vs Reale! Quale delle due immagini è generata dall'intelligenza artificiale?Prova a indovinare! |
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Ascolta ora cliccando qui in basso 👇🏻
🚀 Uno sciame di droni da guerra guidati dall’AI
🤔 Cosa è successo?
Il Dipartimento dell'Aeronautica Militare degli USA ha deciso di finanziare la produzione di jet da combattimento autonomi chiamati Collaborative Combat Aircraft (CCA) che lavoreranno con la prossima generazione di aerei da combattimento con equipaggio.
💥 Un po’ di contesto
Il programma CCA prevede la fornitura di almeno 1.000 jet da combattimento a guida autonoma: un vero e proprio sciame di droni
L'azienda scelta si chiama Anduril, fondata solamente sette anni fa, è stata preferita a giganti del settore come Boeing, Lockheed Martin e Northrup Grummond
Anduril impiega l'AI per sviluppare armi più potenti e pericolose: il loro primo contratto governativo ha riguardato la fornitura di una torretta di sorveglianza guidata dall'AI, poi dispiegata al confine tra USA e Messico
⏩️ Perché è importante?
Con il finanziamento di Anduril, gli USA puntano a sviluppare uno sciame di droni o, più in generale, un incremento nel numero di sistemi senza equipaggio.
I droni, infatti, stanno diventando una priorità crescente per le forze armate in tutto il mondo, anche grazie alla loro economicità rispetto a tecnologie belliche più complesse e costose.
💬 So what?
Finora, l'esercito statunitense ha impiegato l'AI principalmente per il riconoscimento dei bersagli e la pianificazione delle operazioni, piuttosto che per il controllo diretto di droni e jet autonomi.
Ora gli Stati Uniti mirano a rendere questi sistemi più efficienti e indipendenti rispetto a quelli esistenti, che dipendono ancora molto dal personale a terra.
Una componente cruciale di questo sforzo è lo sviluppo di un nuovo software di AI, progettato per migliorare l'autonomia operativa dei droni in un'ampia varietà di situazioni.
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