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🤖 Siamo stati dentro un centro di ricondizionamento di iPhone


Buongiorno! Questo è techy, lo spazio che ti aiuta a navigare la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo!
Ecco cosa offre il menù di oggi:
🇪🇪 Siamo stati dentro un centro di ricondizionamento di iPhone
✂️ L’ondata di licenziamenti è davvero tutta colpa dell’AI?
🔥 Extropic sfida NVIDIA con la termodinamica
Ma prima…

👨🎤 OpenAI introduce i "cameo dei personaggi" per Sora
Ora puoi creare e riutilizzare avatar animati nei video, dagli animali domestici presenti nel rullino fotografico ai personaggi immaginari. Puoi anche combinare clip in video più lunghi e con più scene
Introducing character cameos, now available in the Sora app.
— OpenAI (@OpenAI)
10:23 PM • Oct 29, 2025
📸Perplexity sigla un accordo pluriennale di licenza con Getty Images
Perplexity, accusata per mesi di copiare contenuti senza permesso, ha firmato un accordo pluriennale con Getty Images. Potrà usare le foto legalmente e con attribuzione. Una mossa per pulirsi la reputazione dopo le accuse di plagio da WSJ e la causa di Reddit per scraping illegale

IN COLLABORAZIONE CON: SWAPPIE
🇪🇪 Siamo stati dentro un centro di ricondizionamento di iPhone
Hai mai visto come avviene davvero il ricondizionamento di un iPhone?
Fino a una settimana fa nemmeno io.
Poi Swappie mi ha portato dentro il suo stabilimento a Tallinn, in Estonia, e ho avuto l'occasione di vedere (e filmare) tutto il processo dall'inizio alla fine.
Ecco ciò che ho visto.
1️⃣ Per prima cosa l'iPhone entra in un macchinario automatizzato dove un braccio robotico esegue reset, ricarica, aggiornamento iOS e verifica che non sia in blacklist. Se qualcosa non va, viene scartato subito
2️⃣ poi si passa alla fase di diagnostica dove ogni iPhone deve superare 52 test che controllano touchscreen, tasti, fotocamera, batteria e ogni singolo componente
3️⃣ infine, ci sono una fase di pulizia intensiva, seguita dalla valutazione di tecnici specializzati che assegnano un grado da A a D in base alle condizioni estetiche di schermo e cornice
Se qualcosa non funziona?
L'iPhone passa nel settore riparazioni dove vengono sostituiti schermo, batteria o fotocamera con ricambi certificati.
Il risultato? Un iPhone che funziona come nuovo, con 12 mesi di garanzia e con un prezzo decisamente più conveniente.
Insomma, un esempio concreto di come l'economia circolare può funzionare davvero.
Se vuoi venire con noi dentro il centro di Tallinn👇🏻

✂️ L’ondata di licenziamenti è davvero tutta colpa dell’AI?

In questi mesi stiamo assistendo a una serie di licenziamenti di massa nelle aziende tech, con molte che puntano il dito contro l'AI.
Ma la realtà è più complessa.
Il mercato del lavoro è in stallo: molte aziende non assumono né licenziano, bloccando le nuove posizioni.
Nel frattempo continuano tagli pesanti che alimentano l'ansia dei lavoratori. Amazon ha tagliato 14.000 posti, Chegg il 45% del personale, Salesforce 4.000 ruoli nel servizio clienti.
Le cause?
Costi operativi in aumento (anche per le tariffe di Trump)
cambiamenti nei consumi
ristrutturazioni
ma soprattutto: la corsa agli investimenti in AI
Le aziende stanno spostando enormi budget dai dipendenti all'infrastruttura necessaria per sviluppare e implementare l'intelligenza artificiale. "Non è l'AI che ruba direttamente i posti, ma la sua fame di soldi," spiega Jason Schloetzer di Georgetown.
In pratica, le aziende devono scegliere: investire in personale o in tecnologia AI, che richiede server, data center e risorse enormi.
Gli esperti però sono scettici.
Secondo Yale, queste aziende avevano assunto troppo durante la pandemia e ora ridimensionano. Indeed conferma che l'AI può sostituire oggi solo lo 0.7% delle competenze lavorative.
La verità sta nel mezzo: c'è automazione reale, ma anche strategie aziendali che usano l'AI come scusa conveniente.


Clicca direttamente sul sondaggio a metà per scoprire se hai indovinato 👇🏻

Quale immagine è stata generata dall'AI? |


🔥 Extropic sfida NVIDIA con la termodinamica

Sopra: Il nuovo chip di Extropic, chiamato XTR-0
Sotto: Il team di Extropic
Ormai lo sappiamo, ChatGPT, Midjourney e tutte le AI generative hanno un difetto: consumano un monte di energia per girare.
I data center necessari per farle funzionare stanno diventando enormi centrali elettriche (entro il 2030 consumeranno il doppio rispetto a oggi).
Per questo, una startup di Boston, Extropic, ha proposto una soluzione radicale. Ha creato un chip che funziona in modo completamente diverso da quelli attuali.
Quando l'AI genera un'immagine o una frase, in realtà calcola probabilità: quale parola viene dopo? Quale colore va in questo pixel? I chip tradizionali non sono fatti per questo tipo di calcoli.
Sostanzialmente devono fare miliardi di operazioni per arrivare al risultato, consumando tantissima corrente. Il chip di Extropic invece è progettato proprio per calcolare probabilità in modo diretto.
Il risultato? Secondo l'azienda consuma fino a 10.000 volte meno energia.
Il problema è che per ora esiste solo come piccolo prototipo e la sua scalabilità è tutta da dimostrare.
Da una parte Amazon che spende 11 miliardi per un singolo data center. Dall'altra una startup che promette di fare meglio. Il tempo ci dirà

⚙️ Descrivi la tua automazione in un inglese semplice e n8n redigerà l'intero flusso di lavoro, agenti inclusi (n8n)
🧠 Un browser web creato per i tuoi agenti AI: aperto, programmabile e pronto per permetterti di creare cose strane (Browserbase)

“Good morning. Your payment has been declined”
— dennis hegstad (@dennishegstad)
7:21 PM • Oct 29, 2025
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