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🤖 Nemmeno l'AI è immune al doomscrolling

Buongiorno! Questo è techy, lo spazio che ti aiuta a navigare la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 😵‍💫 Nemmeno l'AI è immune al doomscrolling

  • 🤖 Amazon vuole sostituire 600k lavoratori con dei robot

Ma prima…

🌐 OpenAI ha lanciato un browser AI per competere con Chrome
Atlas è un browser AI che trasforma la navigazione in conversazione intelligente. Può prenotare voli, compilare moduli, ricordare preferenze e agire autonomamente tramite la funzione Agent. Capisce il contesto: ti basta dire ad esempio "riapri il tab chiuso ieri" ed esegue

✍️ Chiunque potrà creare un negozio online con un semplice prompt
Shopify e Lovable collaborano per creare negozi online via chat: basta descrivere il concept del negozio, aggiungere prodotti e immagini, e pubblicare tutto direttamente su Shopify. La piattaforma gestisce tutto automaticamente

😵‍💫 Nemmeno l'AI è immune al doomscrolling

Fonte: Newegg

Proprio come il doomscrolling danneggia il cervello umano, anche l'AI soffre di "brain rot" quando ingurgita troppi contenuti virali e superficiali.

Di fatto i ricercatori hanno nutrito diversi modelli AI con post di Twitter ad alto engagement ma di bassa qualità.

Il risultato? Le capacità cognitive dei modelli sono crollate:

  • ragionamento -23%

  • memoria -30%

  • e nei test di personalità sono emersi tratti narcisistici e psicopatici

Il problema è il "thought-skipping": esposti a contenuti banali, i modelli saltano i passaggi di ragionamento, proprio come fa il nostro cervello quando scrolliamo compulsivamente.

E la scoperta più inquietante è che anche dopo essere stati riaddestrati con dati di qualità, il danno persiste. È un deterioramento cognitivo permanente.

Insomma, se alimentiamo le AI con spazzatura digitale, otteniamo intelligenze artificial sempre meno intelligenti.

Clicca direttamente sul sondaggio a metà per scoprire se hai indovinato 👇🏻

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🤖 Amazon vuole sostituire 600k lavoratori con dei robot

Secondo il NYT, Amazon punterebbe a sostituire oltre 600.000 lavoratori statunitensi con i robot entro il 2033. L'obiettivo sarebbe quello di automatizzare il 75% delle operazioni aziendali.

Già oggi, il colosso dell'e-commerce ha già 1 milione di robot attivi.

Entro il 2027 prevede di evitare 160k assunzioni e in questo modo risparmierebbe:

  • 30 centesimi per ogni articolo processato

  • e $12,6 miliardi in 3 anni

Il magazzino di Shreveport è il modello: grazie a mille robot impiega il 25% di lavoratori in meno. Amazon replicherà questo design in 40 strutture entro il 2027.

Ma la cosa impressionante è un’altra.

I documenti del NYT mostrano strategie per limitare le critiche: evitare termini come "automazione" e "AI", preferendo "tecnologia avanzata" e "cobot", e partecipare a eventi comunitari per migliorare l'immagine aziendale.

Amazon ha smentito tutto, definendo i documenti "incompleti" e ribadendo l'assunzione di 250.000 persone per le festività.

Ma secondo alcuni analisti "il più grande datore di lavoro USA diventerà un distruttore netto di posti di lavoro".

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