🤖 Maya può sostenere una conversazione come una persona

Ecco cosa offre il menù di oggi:

• 🤯 Maya può sostenere una conversazione come una persona

• 🔥 A Milano un data center è diventato un termosifone urbano

• 🛩️ La NASA ha reso l’invisibile visibile

Ma prima…

🤯 Maya può sostenere una conversazione come una persona

🤔 Cosa è successo?

Sesame ha lanciato Maya, un nuovo chatbot AI dotato di voce che sembra incredibilmente umana, capace di interagire in modo così naturale da far dimenticare che si sta parlando con un'AI

💥 Un po' di contesto?

• Sesame ha presentato la sua tecnologia in un blog post intitolato "Crossing the Uncanny Valley of Conversational Voice", dove chiunque può testare gratuitamente Maya (ti consiglio di farlo perché è assurdo)

• L'obiettivo dell'azienda è raggiungere la "voice presence", quella qualità magica che rende le interazioni vocali con l’AI realistiche, comprese e valorizzate, e meno fredde e distaccate

• A differenza dei tradizionali assistenti vocali, Maya è in grado di modulare tono, ritmo, pause ed emozioni in base al contesto della conversazione. Questo perché la tecnologia apprende e riproduce le sfumature del parlato umano

• Sesame ha annunciato che rilascerà in open source il modello base di questa tecnologia

💡 Come funziona in pratica?

• 👥 Maya mostra una personalità distintiva fin dall'inizio della conversazione, presentandosi come amichevole e proponendo argomenti di discussione

• ☕ Durante le conversazioni, Maya inserisce commenti personali ("Ho bisogno del mio caffè mattutino. Sono una persona da latte. Tu cosa preferisci?") che creano l'illusione di parlare con un essere umano reale

• 👂 Può rispondere alle sfumature emotive nel parlato dell'utente, adattando il proprio tono di conseguenza

• 🧠 Maya ricordare e fare riferimento a informazioni condivise in precedenza, creando un'esperienza di dialogo coerente

💬 So what?

Il livello di realismo raggiunto da Maya è tale che durante i test, alcune persone hanno fatto fatica a distinguerla da un essere umano.

Detto ciò, ha ancora alcune limitazioni: ad esempio, non gestisce bene i momenti di silenzio, diventando impaziente e persino sarcastica quando l'utente non risponde per alcuni secondi.

I prossimi sviluppi di Sesame includeranno:

• il potenziamento del modello

• l'espansione del supporto linguistico a oltre 20 lingue

• un paio di occhiali nei quali integrarla

🔥 A Milano un data center è diventato un termosifone urbano

Il data center di TIM a Rozzano è diventato un esempio di sostenibilità energetica: il calore generato dai suoi server viene recuperato e utilizzato per riscaldare 5.000 abitazioni del quartiere Aler tramite la rete di teleriscaldamento locale.

Realizzato in collaborazione con GETEC, questo progetto innovativo evita l'emissione di circa 3.500 tonnellate di CO2 all'anno, equivalenti al beneficio di 17.500 alberi piantati.

Rozzano è il primo comune in Italia a utilizzare questa fonte energetica alternativa per il teleriscaldamento.

L'iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come infrastrutture energivore possano diventare sostenibili, coniugando sviluppo digitale e soluzioni ecosostenibili in linea con il modello di smart city.

🛩️ La NASA ha reso l’invisibile visibile

La NASA ha immortalato un momento storico catturando l'XB-1 di Boom Supersonic mentre infrangeva la barriera del suono.

Questa foto è straordinaria perché rende visibile un fenomeno normalmente invisibile: le onde d'urto create quando un oggetto supera la velocità del suono.

Per ottenere questa immagine, è stata utilizzata la fotografia Schlieren, una tecnica che rivela le variazioni di densità nell'aria. Il pilota ha dovuto posizionare l'aereo con precisione millimetrica davanti al sole mentre i telescopi NASA a terra, dotati di filtri speciali, catturavano le distorsioni dell'aria.

Durante il volo non si è sentito nessun boato a terra (come invece succede di solito quando gli aerei superano la velocità del suono) e questo risolverebbe uno dei problemi principali che ha sempre impedito i voli supersonici sopra le città.

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