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🤖 Cosa sta cucinando Adobe?

Buongiorno! Questo è techy, lo spazio che ti aiuta a navigare la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo!

Ecco cosa offre il menù di oggi:

  • 👨‍🍳 Cosa sta cucinando Adobe?

  • 🧬 Una nuova arma contro il cancro!

👨‍🍳 Cosa sta cucinando Adobe?

🤔 Cosa è successo?

Adobe ha recentemente rilasciato due nuovi modelli che sfruttano l’intelligenza artificiale: Firfefly Image 3 e VideoGigaGAN.

La prima è in grado di creare immagini partendo semplicemente da input testuali, mentre la seconda trasforma un video sfocato in un contenuto ad alta risoluzione.

💥 Un po’ di contesto

  • Adobe è l’azienda leader di settore dietro ai software grafici più famosi del mondo, come Photoshop, Illustrator e Premiere Pro. Il suo tool di punta, Photoshop, è utilizzato dal 90% dei creativi professionisti di tutto il mondo

  • Da 12 mesi a questa parte, sta puntando parecchio sull’AI: la versione di Photoshop con l’intelligenza artificiale è andata virale sui social e secondo l’azienda ha portato ad un aumento del 30% su base annua di abbonamenti

⏩️ Perché è importante?

La crescente disponibilità di strumenti di intelligenza artificiale, che sono gratuiti, facili da utilizzare e di alta qualità sta sollevando questioni importanti riguardo al futuro professionale di grafici, illustratori e fotografi.

Se da una parte c’è la preoccupazione che queste tecnologie possano sostituire il lavoro umano, dall’altra offrono anche vantaggi significativi: gli strumenti di AI automatizzano compiti ripetitivi, aumentano la produttività e rendono più accessibili le competenze di design per i non professionisti, democratizzando la creazione di contenuti.

💬 So what?

Per quanto riguarda Firefly Image 3, il software per creare immagini da input di testo, Adobe è ancora lontana da competitor come Midjourney v6, che ad oggi creano immagini nettamente più realistiche.

Firefly però ha il vantaggio di essere integrato con Photoshop, il che potrebbe provarsi estremamente efficace per trattenere tutti gli abbonati di Adobe ed evitare che abbandonino i suoi prodotti.

VideoGigaGAN ha invece stupito - e parecchio.

Il tool consente di aumentare la risoluzione di un video fino ad 8 volte rispetto alla qualità originale ed è estremamente utile per tantissime applicazioni (tra cui migliorare tutti quei video sfocati che i vostri genitori vi hanno fatto da piccoli con fotocamere del secolo scorso).

Di seguito un esempio del tool in azione:

🧬 Una nuova arma contro il cancro!

🤔 Cosa è successo?

Un team di scienziati nel Regno Unito ha sviluppato una tecnica per analizzare i lipidi all'interno delle cellule tumorali. Questo metodo permette di capire come i vari tipi di cancro reagiscono ai trattamenti e fornisce informazioni cruciali che possono rivoluzionare le attuali strategie terapeutiche.

💥 Un po’ di contesto

  • La tecnica utilizzata si chiama “imaging” ed è in grado di catturare immagini dettagliate di strutture interne di organismi viventi, spesso a livello microscopico o molecolare

  • Per sviluppare la tecnologia in grado di aprire i lipidi, il team ha collaborato con Sciex. La società è specializzata in spettrometria di massa, una tecnica usata per identificare la composizione chimica di una sostanza misurando la massa delle sue particelle

  • La ricerca ha coinvolto anche scienziati di GSK, una multinazionale britannica operante nel settore farmaceutico e biotecnologico, tra le più grandi al mondo nel suo campo

⏩️ Perché è importante?

Siccome i lipidi contenuti all’interno delle cellule tumorali sono una componente essenziale della proliferazione del tumore, guardare al loro interno è un enorme passo avanti per la medicina e potrebbe aprire nuove prospettive nella ricerca oncologica, migliorando l'efficacia delle terapie.

E non solo!

I lipidi sono componenti essenziali anche per le cellule sane, quindi studiare il loro ruolo è fondamentale per comprendere come le anomalie lipidiche possano influenzare la salute umana.

💬 So what?

Il team di scienziati ha utilizzato una tecnologia chiamata Single Cellome System per estrarre le singole cellule tumorali intatte da un campione.

All’interno di queste cellule, i lipidi sono stati prima identificati grazie ad un colorante fluorescenze, poi aperti grazie ad un nuovo metodo di spettrometria di massa che ha consentito agli scienziati di studiarne l'effettiva composizione.

"Lo studio dei lipidi ci permetterà di comprendere meglio come le cellule tumorali rispondono ai diversi trattamenti. Se scopriamo che un certo tipo di lipide aiuta le cellule a resistere alle radiazioni o ai farmaci, potremmo sviluppare nuove terapie che lo prendono di mira".

Melanie Bailey - Ingegnere chimico del team

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